Don Luca Broggi. Preparazione alla Santa Pasqua 2020 a Basiglio

Prepararono la Pasqua: è quello che fecero i due discepoli di Gesù che vennero mandati da Lui al Cenacolo, come riferito nel capitolo 14 del vangelo di Marco («Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: “Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?”. Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: “Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo… I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua»).
Tutti gli anni anche noi prepariamo la Pasqua. Di solito ci prepariamo con il cammino di Quaresima, con le vie crucis, con i ritiri spirituali per i bambini e i ragazzi della catechesi e le loro famiglie, con la Confessione pasquale. I giorni della Settimana Santa, detta nel rito ambrosiano anche Settimana Autentica, sono i più importanti dell’anno per ogni cristiano. In particolare, è centrale il Sacro Triduo che, dalla celebrazione del Giovedì Santo, memoriale dell’istituzione dell’Eucaristia, e del Venerdì Santo, dolorosa contemplazione della Croce culmina nella solenne Veglia di Resurrezione. L’annuncio di Cristo Risorto è il fondamento della nostra fede.
E quest’anno in tempo di Coronavirus? In molti mi hanno chiesto delle celebrazioni, dell’ulivo benedetto, delle Messe. Voglio ricordare quello che, in linea di massima, è noto a tutti, ma che preferisco spiegare in un solo testo, così che possiamo vivere bene i prossimi giorni, anche in questa condizione disagevole e dolorosa.
La situazione sanitaria è assai delicata ed esige di evitare assembramenti, attuando un consistente isolamento sociale affinché il Covid-19 non si diffonda ulteriormente. Per questo motivo i nostri Vescovi italiani e quelli del mondo intero chiedono a noi sacerdoti di celebrare questi giorni santissimi a porte chiuse, e invitano tutti i fedeli a unirsi alla preghiera da remoto, restando a casa. Perciò non si farà la processione della Domenica delle Palme, che ci è tanto cara, e la benedizione dell’Ulivo verrà posticipata. Mons. Agnesi, Vicario generale, in una precedente comunicazione aveva ipotizzato la data di Pentecoste. Per quanto riguarda le celebrazioni del Triduo, anche queste saranno tutte celebrate a porte chiuse.
Il nostro Arcivescovo celebrerà in Duomo e sarà possibile seguire le sue celebrazioni. Gli orari li trovate indicati nel manifesto.
Da parte mia, continuerò a raggiungervi ogni giorno con il Vangelo quotidiano, che viene pubblicato sul sito (www.upbasiglio.it) e sulla pagina Facebook (Unità Pastorale Basiglio – Milano3), oltre che fatto circolare su WhatsApp.
Invito tutti, in particolare le famiglie con bambini, ad utilizzare il bel sussidio preparato dalla Diocesi, che potete scaricare anche da questo post. Sussidio per le celebrazioni in famiglia nella Settimana autentica
Infine, raccogliendo l’invito di alcuni parrocchiani, mi sono organizzato per poter trasmettere dalla chiesa parrocchiale di Gesù Salvatore sulla pagina  Unità Pastorale Basiglio – Milano3  di Facebook almeno la Messa delle Domenica delle Palme alle 18.30 e le celebrazioni del Giovedì Santo e del Venerdì Santo alle ore 21.00. La Veglia Pasquale non verrà trasmessa, perché, pur celebrandola, saremo uniti spiritualmente e virtualmente alla celebrazione del Vescovo, che sarà trasmessa su Chiesa tv (canale 195). La Domenica di Pasqua celebrerò ancora alle 18.30 e la celebrazione sarà visibile sulla pagina  Unità Pastorale Basiglio – Milano3  di Facebook. Ho scelto l’orario serale per non sovrappormi né alla celebrazione del Papa né a quella del nostro Arcivescovo.
Per quanto riguarda la Confessione pasquale, non sarà possibile effettuarla in questi giorni. Il Papa, riprendendo l’insegnamento costante della tradizione della Chiesa, ci invita a chiedere perdono a Dio con tutto il cuore. Così riassume la nostra Diocesi: «quando si è sinceramente pentiti dei propri peccati, ci si propone con gioia di camminare nuovamente nel Vangelo e, per un’impossibilità fisica o morale, non ci si può confessare e ricevere l’assoluzione, si è già realmente e pienamente riconciliati con il Signore e con la Chiesa (cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452). Pertanto, a misura della sincerità del pentimento e del proponimento, nell’intimità con il Signore si faccia un atto di profonda contrizione e si scelga un gesto di penitenza che in qualche modo ripari al male commesso e rafforzi la volontà di servire il Signore. Non appena venga meno quell’impossibilità, si cerchi comunque un confessore per la confessione e l’assoluzione. L’impossibilità di celebrare il sacramento non impedisce alla misericordia infinita di Dio di raggiungere, perdonare, salvare ogni suo figlio, ogni sua figlia».
Viviamo questi giorni con fede e pazienza e facciamo delle nostre case delle vere “Chiese domestiche”. Il desiderio di Gesù renderà più gioioso il nostro ritrovarci insieme, quando Dio lo vorrà. Gesù Risorto rimane anche in questo momento il fondamento della nostra speranza e ci dà la forza di amare ogni giorno.

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